Il fascino delle città d’acqua.

Milano è una città d’acqua, anche se lo nasconde bene. Il Quartiere Navigli, sospeso tra passato e futuro, ne è l’emblema.
A fine novembre 2021 l’Associazione Riaprire i Navigli ha lanciato un bando internazionale per raccogliere progetti sulla riapertura dei canali milanesi.
I 110 progetti presentati, molti di altissima qualità, indicano che è la strada giusta da percorrere. Proprio a partire dai Navigli, quartiere simbolo della città, è possibile progettare una Milano del futuro, che riporti alla natura iniziale la città e vinca le sfide della sostenibilità e del progresso.
Un po’ di storia
Furono i romani a costruire un anello di canali intorno al centro della città.
Nati per scopi difensivi, vennero poi usati per irrigare ed infine per scambi commerciali.
Il sistema di chiuse dei Navigli è stato perfezionato con soluzioni innovative da Leonardo Da Vinci su incarico di Ludovico Il Moro.
Successivamente il Naviglio Grande fu utilizzato per il trasporto dei marmi che decorano il Duomo di Milano, provenienti dalle cave di Candoglia sul Lago Maggiore.
Dritti al mare
Nel 1805 Napoleone fa costruire un corso d’acqua che sfociava nel Naviglio Pavese, collegando così Milano al mare, ed è proprio il canale oggi meta della movida milanese. I navigli rimasero il principale accesso delle merci in città fino all’avvento del treno.
Oggi è possibile vedere solo una minima parte dei navigli Milanesi. Nel Quartiere Navigli, appunto, è scoperto il tratto che va dalla darsena alla Conca di Viarenna. Dei muri perimetrali della conca solo i due lunghi laterali sono originali, mentre i due lati corti, ora in muratura, erano le due chiuse.
La poetessa dei navigli
Le è stato dedicato anche un ponte, sul Naviglio Grande, vicino alla sua storica casa in Ripa Ticinese 47. Alda Merini ha vissuto in questo quartiere gran parte della sua vita, e qui sono nati i suoi versi più famosi. Dal 2014, in via Mongolfa 32 è stato aperto anche lo “Spazio Ada Merini”, che raccoglie i suoi oggetti personali e dove è stata allestita la sua stanza. Un luogo imperdibile per capire la sua arte.
Una scelta di carattere
Pur essendosi trasformati nel centro della movida milanese, i Navigli riescono a mantenere sprazzi di quell’atmosfera bohèmien fatta di botteghe artigiane e di osterie che li ha da sempre caratterizzati.
Qui sopravvivo ancora le tipiche case di ringhiera, con cortili curatissimi che a primavera regalano bellissime fioriture e spesso ospitano gallerie d’arte e laboratori d’artista.
A ridosso del centro, il quartiere è servito dalla metropolitana verde e da diversi tram che seguono il percorso dell’acqua.
È il quartiere ideale per chi cerca un connubio tra innovazione e tradizione e infatti è stato scelto anche come sede di Armani/Silos, museo e spazio espositivo dedicato allo stile e all’opera dello stilista.
Se da un lato questa zona può risultare caotica e troppo frequentata, soprattutto la sera e nei weekend, dall’altro riserva a coloro che la abitano piacevoli soprese.
Vivere qui significa scoprire le chicche di quartiere meno frequentate che rendono la zona unica nel suo genere. E soprattutto, grazie ai nuovi progetti, è un luogo in divenire, probabilmente uno dei cuori della Milano del futuro.